lunedì 29 aprile 2013

Lapo Berti - La felicità perduta - Luiss University Press, It, 2013




Il tema della “economia della felicità” è sempre di maggiore attualità. 
Una crisi finanziaria dalle conseguenze devastanti ha mostrato quanto poco la politica sia attualmente in grado di controllare i processi economici. Il deterioramento dei contesti sociali unito al diffuso peggioramento delle aspettative fanno il resto. Rimettere in discussione gli obiettivi tradizionalmente perseguiti è a questo punto, un passaggio necessario e non rinviabile.
E’ ora necessario chiedersi se l’obiettivo della crescita ininterrotta della ricchezza sia in effetti quello più appropriato per apportare alle persone ciò che, da sempre, i politici dichiarano di voler perseguire: la maggiore felicità possibile per il più gran numero possibile di individui.



Sinossi
Di fronte alla sempre più manifesta e drammatica incapacità dei sistemi politici di venire incontro alle aspettative, se non addirittura ai bisogni primari della maggior parte dei cittadini, è necessario tornare a interrogarsi in maniera radicale su ciò che conferisce senso alla vita individuale e collettiva. Il tema della felicità e della sua ricerca, solo apparentemente semplice e banale, mette alla prova tutte le nostre conoscenze disciplinari, dalla biologia alla neurologia, dall'antropologia alla psicologia, dalla filosofia all'economia, alla politica, nel tentativo di mettere a nudo il senso profondo della nostra esistenza o, se si preferisce, ciò che caratterizza, in maniera unica e specifica, la condizione umana. Attento in particolare alle implicazioni del tema per il discorso economico, l'Autore risponde con linguaggio semplice a quesiti complessi come quelli legati al significato da attribuire al termine “felicità”, alla necessità di parlare di felicità individuale o collettiva, o ancora all'unitarietà e omogeneità di ciò che procura felicità o della sua articolazione e varietà, realizzando un'opera al tempo stesso appassionante e accessibile ma anche in grado di contribuire in modo significativo alla ricerca sul tema.


Lapo Berti, economista, è stato dirigente presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. È stato docente di Politica economica e finanziaria. Si è occupato di problemi di teoria monetaria e di storia del pensiero economico nonché di politica economica. È autore di L’Antieuropa delle monete (con A. Fumagalli, Il Manifesto 1993) e di Saldi di fine secolo. Le privatizzazioni in Italia (Ediesse, 1998). Più di recente ha pubblicato Il mercato oltre le ideologie (Università Bocconi Editore, 2006), Le stagioni dell'antitrust (con Andrea Pezzoli,Università Bocconi Editore 2010) e Trattatello sulla felicità (LUISS University Press, 2013).


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