lunedì 24 dicembre 2012

Francesco Raparelli - RIVOLTA O BARBARIE La democrazia del 99 per cento contro i signori della moneta - Ponte alle grazie, It, 25 ottobre 2012


Ormai anche i più accesi sostenitori del libero mercato devono fare i conti con un sospetto: che l’odierna crisi del capitalismo, con le enormi contraddizioni sociali che porta con sé, ne mostri limiti irreparabili. Rivolta o barbarie radicalizza quest’interrogativo, smascherando tanto le menzogne prodotte da un trentennio di dittatura neoliberista quanto l’odiosa retorica del sacrificio collettivo propinata da governi tecnici e «grandi coalizioni» europee: e se la crisi globale, si chiede Raparelli, fosse in realtà l’occasione per il capitalismo di compiere un decisivo salto di qualità nello sfruttamento dell’uomo e della natura?
Attraverso una lucida analisi dei dati economici e delle dinamiche sociali, Raparelli mostra il legame tra l’offensiva contro diritti del lavoro, welfare e beni comuni, in corso ovunque in Occidente, e un più vasto progetto di «recinzione» dell’intera società, giungendo a scorgere i tratti, con Marx, di una «nuova accumulazione originaria». Come possiamo scongiurare questa catastrofe? Attraverso una grande «coalizione di poveri», che miri a realizzare, come non teme di ribattezzarlo l’autore, il comunismo del XXI secolo. In altre parole, la democrazia di quel 99 per cento di cui si sono definiti parte il movimento Occupy e la rivolta degli indignados. Consapevoli che, come direbbe Brecht, la rivoluzione è la semplicità difficile a farsi.


Francesco Raparelli è nato a Roma nel 1978. Dottore di ricerca in filosofia, da anni fra gli animatori dei movimenti studenteschi e precari, ha diretto il Centro studi per l’Alternativa comune nato all’interno dell’esperienza politica di Uniti contro la crisi. Fondatore della rete universitaria UniCommon (prima UniRiot), collabora con il mensile alfabeta2e, come blogger, con Huffington Post Italia. Nella primavera del 2012 ha partecipato, come autore e ospite in studio, al programma televisivo di Sabina Guzzanti Un due tre... Stella. Esc, l’atelier autogestito di San Lorenzo a Roma, è la sua «casa».

"Rivolta o barbarie non trascura nulla di importante per la comprensione e il sovvertimento del nostro presente."
dalla Prefazione di Paolo Virno 
"Il libro di Raparelli è pura dinamite. In modo rigoroso descrive la gestione neoliberale della crisi e l’affermazione di una nuova, permanente 'accumulazione originaria'. Con passione, poi, qualifica le vie di fuga, la rivolta come apertura del possibile, le istituzioni del comune come una storia, ancora e di nuovo, da inventare."
Christian Marazzi 
"Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità? Dobbiamo pagare per questo, aggiungendo al debito un quaresimale senso dicolpa? Questo libro insieme agile e profondo rimette le cose a posto rintracciando le cause vere della crisi e mostrando che la soluzione è la resistenza e non i sacrifici."
Augusto Illuminati

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